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La Chiesa cattolica apre alla cremazione

La Chiesa cattolica apre al rito della cremazione

La Chiesa non ha mai condannato la cremazione. E, oggi più che mai, lascia ai cattolici la libertà di scegliere, quando è richiesta per ragioni igieniche, economiche o sociali. Ciò che raccomanda è che si conservi la consuetudine di seppellire le ceneri dei defunti in un cimitero, luogo del ricordo e della preghiera per i defunti da parte dei familiari e della comunità.

La posizione del Papa

Nell’istruzione “Ad resurgendum cum Christo”, pubblicata nel 2016 con l’approvazione di Papa Francesco, la Congregazione per la dottrina della fede, guidata dal cardinale Gerhard Müller, ha ribadito quanto già stabilito dall’allora Sant’Uffizio nel 1963 e poi recepito nel Codice di diritto canonico (1983) e nel Codice dei canoni delle Chiese orientali (1990). Il documento, che ha il valore di una «legge-quadro», è stato redatto allo scopo di riaffermare le ragioni dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei corpi ed emanare norme per quanto riguarda la conservazione delle ceneri, nel caso della cremazione». la Chiesa ha dichiarato che la cremazione non è «di per sé contraria alla religione cristiana», sempre che non sia voluta «come negazione dei dogmi cristiani o con animo settario o per odio contro la religione cattolica».

La cremazione e la resurrezione dei corpi

Chi crede nella resurrezione dei corpi non deve temere la cremazione. La Chiesa cattolica ha chiarito che la cremazione del cadavere non tocca l’anima e non impedisce all’onnipotenza divina di risuscitare il corpo e, quindi, non contiene l’oggettiva negazione della dottrina cristiana sull’immortalità dell’anima. La cremazione fa in poche ore ciò che la natura impiega più tempo a compiere, ma per la resurrezione dei corpi non c’è alcuna differenza tra la polvere e la cenere. «Tornerai alla terra perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai» (Genesi 3,19).

La differenza tra Stato e Chiesa

La Chiesa raccomanda di seppellire le ceneri in un cimitero o in un luogo sacro, all’interno di un loculo (anche se già occupato da una salma), in una tomba di famiglia o in un ossario. La legge italiana, però, benché con delle restrizioni, consente la custodia delle ceneri in abitazione o la loro dispersione. La dispersione delle ceneri può avvenire in luoghi deputati, come i “Giardini della memoria” dei cimiteri, o in natura: in aree libere lontano dai centri abitati, nei fiumi, nei laghi, nei mari.

02 febbraio 2019

 

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